Il primo step per prepararsi alla direttiva CSRD - RINA Italy

Il primo step per prepararsi alla direttiva CSRD

25 mag 2023

Comprendere la Corporate Sustainability Reporting Directive

Per cercare di prepararsi al meglio e tenersi pronti all’arrivo della Direttiva e dei suoi obblighi, la prima azione da compiere è capire di che cosa si tratta.

Che cos’è la Direttiva? 

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e sostituisce l'attuale direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD) del 2014. 

Il testo della nuova direttiva 2022/2464 è stato pubblicato il 16 dicembre 2022 nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Europeo il 28 novembre scorso. La direttiva introduce obblighi di comunicazione più dettagliati e garantisce che le grandi imprese e le PMI quotate siano tenute a comunicare informazioni in merito alle questioni di sostenibilità, come i diritti ambientali, i diritti sociali, i diritti umani e i fattori di governance.

La direttiva introduce nuove regole per il reporting di sostenibilità ed estende ad una platea di imprese molto più ampia l’obbligo di divulgare informazioni in merito alle tematiche di sostenibilità: dalle 11.800 attuali alle ca 50.000 future imprese coinvolte. Le nuove norme si applicheranno a tutte le grandi imprese e a tutte le società quotate in mercati regolamentati ad eccezione delle microimprese quotate. Queste imprese sono anche responsabili della valutazione delle informazioni applicabili alle imprese “figlie”. Una migliore analisi di sostenibilità genera un vantaggio non solo all’impresa e ai suoi investitori, ma a tutti gli attori della società civile, compresi i singoli cittadini.

La direttiva non è direttamente applicabile ma, per diventare legge, dovrà essere recepita da ciascun Stato membro dell’Unione europea.

Quali sono gli obiettivi? 

La CSRD è stata introdotta per definire uno standard comune per la rendicontazione di sostenibilità delle imprese in tutta l'Unione, in modo sostanzialmente analogo a quanto avviene per la rendicontazione finanziaria. L’obiettivo è quello di accelerare il percorso di transizione verso un’economia più sostenibile aumentando la responsabilità delle aziende in termini di comunicazione, attraverso lo strumento del reporting di sostenibilità, evitando la possibile proliferazione di norme divergenti. I mercati finanziari, infatti, hanno bisogno di accedere a informazioni in materia ambientale, sociale e di governance affidabili, pertinenti e comparabili.

E le tempistiche? 

La direttiva si applicherà in modo progressivo secondo le seguenti tempistiche:

  • nel 2025, comunicazione sull'esercizio finanziario 2024, per le imprese già soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD);
  • nel 2026, comunicazione sull'esercizio finanziario 2025, per le grandi imprese attualmente non soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD);
  • nel 2027, comunicazione sull'esercizio finanziario 2026, per le PMI quotate, ad eccezione delle microimprese, gli enti creditizi piccoli e non complessi e le imprese di assicurazione captive;
  • nel 2029, comunicazione sull'esercizio finanziario 2028, per le imprese di paesi terzi che realizzano ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di EUR nell'UE, se hanno almeno un'impresa figlia o una succursale nell'UE che supera determinate soglie.

Come  viene determinata la dimensione di un'impresa?

La dimensione di un’impresa è determinata sulla base di tre criteri ( il totale di bilancio - totale attività), il fatturato netto e il numero di dipendenti) secondo la Direttiva UE 2013/34/UE – Bilanci aziendali comparabili e chiari in tutta l’Unione europea e D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 – attuazione della Direttiva 2013/34/UE.

Per rientrare in una determinata categoria dimensionale, un’impresa deve, in linea con i requisiti per il bilancio, soddisfare almeno due dei tre criteri per due esercizi consecutivi: 

  • Micro-imprese: tot stato patrimoniale < euro 350.000, fatturato < euro 700.000, numero medio di dipendenti < 10 
  • Grandi imprese: tot stato patrimoniale < => euro 20 mln, fatturato => euro 40 mln , numero medio di dipendenti => 250 

Quali sono gli altri step per prepararsi alla Direttiva CSRD?