L’agroalimentare alla sfida della parità di genere

La ricerca “Women in business 2023”, curata dal network di consulenza internazionale Bernoni Grant Thornton, ha evidenziato come a livello mondiale, solo il 32,4% delle posizioni manageriali (+0,5% rispetto al 2022), il 28% dei ruoli di Amministratore Delegato e il 38% di quelli di CFO siano occupati da donne. 

Per quanto riguarda la situazione in Italia, le posizioni di CEO occupate dalle donne nel 2023 sono aumentate sensibilmente rispetto al 2022, con il 24% di donne ai vertici aziendali (prima erano il 20%) e il 34% nei ruoli nel senior management (30% nel 2022), portando così l’Italia nella media europea. Allo stesso tempo, risulta in calo la percentuale di aziende senza presenze femminili nel senior management, che si assesta al 7% (-5% rispetto allo scorso anno), portando l’Italia a posizionarsi virtuosamente ai primi posti dell’Eurozona. 

Inoltre, come emerso dal rapporto 2023 “The status of women in agrifood systems” della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), se si riuscisse a colmare il divario di genere nella produttività agricola e il divario retributivo tra uomini e donne nel settore agricolo, il PIL mondiale aumenterebbe di quasi 1.000 miliardi di dollari.