Nell’Unione Europea ogni anno si usano quasi 15 tonnellate di materiali a persona (ad es. per produrre il cibo, costruire le case e le infrastrutture, fabbricare beni di consumo o fornire energia). Ogni cittadino UE genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno, di cui quasi la metà è smaltita nelle discariche. Globalmente, nell’UE si producono ogni anno più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti.
Dal Green deal europeo al nuovo piano d’azione per l’economia circolare, le istituzioni europee hanno sostenuto l’introduzione di misure aggiuntive per raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050. In linea con la proposta per la nuova strategia industriale, il piano d'azione per una nuova economia circolare include proposte sulla progettazione di prodotti più sostenibili. I settori ad alta intensità di risorse, come quello delle plastiche, godono di una specifica attenzione.
L’UE ha definito nel Pacchetto dell’Economia Circolare degli obiettivi di riciclo e di messa in discarica ambiziosi da raggiungere entro il 2030 riguardanti il riciclo dei rifiuti urbani, il riciclo dei rifiuti di imballaggio e la riduzione della quantità di rifiuti urbani smaltiti in discarica.
Anche il PNRR italiano prevede un ruolo di rilievo per l'economia circolare: sono infatti stati stanziati 5,27 miliardi di euro per "Economia circolare e agricoltura sostenibile". In particolare, 600 milioni sono dedicati al supporto di progetti faro riguardanti anche il settore delle plastiche. Ma cosa stanno facendo le nostre aziende per sostituire l’attuale modello lineare dell’economia con un nuovo modello circolare?