Passaporto Digitale di Prodotto (DPP): dal 2026 obblighi e tempistiche per le imprese - RINA Italy

Passaporto Digitale di Prodotto (DPP): dal 2026 obblighi e tempistiche per le imprese

27 ott 2025

Il nuovo quadro normativo per i prodotti sostenibili nell’UE

Digital Product PassportIntrodotto dal Regolamento Ecodesign per Prodotti Sostenibili (ESPR), il Passaporto Digitale di Prodotto (DPP) rappresenta una vera e propria identità digitale del prodotto, accessibile tramite un identificativo univoco. Contiene informazioni dettagliate sul ciclo di vita del prodotto: composizione, sostenibilità, prestazioni e riciclabilità. L’obiettivo è promuovere trasparenza, tracciabilità e circolarità lungo tutta la filiera, offrendo a consumatori, aziende e autorità strumenti concreti per decisioni più consapevoli.

Perché il Passaporto Digitale di Prodotto (DPP) è un obbligo normativo?

Il DPP non è solo uno strumento di sostenibilità: è un requisito legale.

L’ESPR, pubblicato il 18 luglio 2024 ed efficace da luglio 2026, definisce il quadro giuridico per i requisiti ecodesign specifici e trasversali, tra cui l’implementazione obbligatoria dei DPP.

Tuttavia, le disposizioni specifiche per i singoli gruppi di prodotti saranno definite tramite atti delegati.

Il regolamento rientra nel Green Deal Europeo e nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare 2020, con l’obiettivo di raddoppiare il tasso di circolarità dell’UE e migliorare l’efficienza energetica entro il 2030.

Inoltre, la Commissione Europea lancerà un portale web pubblico per consentire agli utenti di ricercare, consultare e confrontare i dati contenuti nei DPP.

 

Qual è il piano per l’implementazione del DPP? Tempistiche e settori coinvolti

L’implementazione dei DPP seguirà un approccio graduale, con atti delegati che definiranno i requisiti specifici per ciascun gruppo di prodotti.
Il primo Piano di Lavoro ESPR (2025–2027) individua i settori prioritari e le date indicative di adozione:

Prodotti finali: tessili/abbigliamento (2027), pneumatici (2027), mobili (2028), materassi (2029).

Prodotti intermedi: ferro/acciaio (2026), alluminio (2027).

N.B.: queste sono le date di adozione degli atti delegati; l’obbligo per gli operatori entrerà generalmente in vigore tra i 18 e i 36 mesi successivi, come specificato in ciascun atto.

Principali tappe di implementazione

Dal 2026 in poi: gli atti delegati inizieranno a definire i requisiti specifici di DPP per i prodotti.

2027–2029: gli obblighi settoriali entreranno progressivamente in vigore a seconda del gruppo di prodotti e dei periodi transitori.

Conclusione

Il Passaporto Digitale di Prodotto interesserà tutti i beni fisici immessi sul mercato o messi in servizio, inclusi componenti e prodotti intermedi.
Il DPP sta rivoluzionando la conformità normativa e la sostenibilità dei prodotti nell’UE. Le aziende devono prepararsi a integrare questo strumento nei propri processi. 
Questo cambiamento non solo garantisce la conformità, ma apre anche nuove opportunità di innovazione, trasparenza e circolarità nel mercato europeo.

Alessio Bado & Agnese Murianni

Giovanni D'angelo

Global Senior Compliance 2.0 Strategic Streams Manager

Oltre 15 anni di esperienza nel settore della sostenibilità, in ambito certificazione e consulenza, Giovanni ha una profonda conoscenza delle strategie ESG. Attualmente, lavora nella strategia di sviluppo nell’area ESG, promuovendo iniziative in diverse aree geografiche e BU per rafforzare la posizione RINA come leader nella sostenibilità.

Anna Laura Palmarelli

Product Manager expert in Technological Regulations

Anna Laura è Product Manager in RINA, dove guida lo sviluppo di prodotti e servizi in linea con mercato e normative. Laureata in Ingegneria Fisica al Politecnico di Torino, ha maturato esperienza in Telsy, Open Fiber e Lawrence Berkeley National Laboratory. Unisce rigore tecnico e visione strategica per trasformare la compliance in innovazione.