Mantenere sicuro il tunnel del Monte Bianco: intervista a Maurizio Cipollone, direttore italiano di GEIE-TMB - RINA Italy

Mantenere sicuro il tunnel del Monte Bianco: intervista a Maurizio Cipollone, direttore italiano di GEIE-TMB

10 ago 2018

Leggi il nostro articolo su Innovation + magazine

Fin dalla sua apertura al traffico nel 1965, il tunnel del Monte Bianco è stato di vitale importanza per il turismo e gli scambi commerciali tra Italia e Francia. Perciò è una grande responsabilità per tutti noi di GEIE-TMB, organizzazione incaricata di gestire il tunnel, garantire il suo continuo e regolare funzionamento. La sicurezza dei 5.000 e più utilizzatori che passano attraverso il tunnel ogni giorno, così come delle oltre 250 persone che lavorano lì, è una delle nostre maggiori preoccupazioni. Per fortuna abbiamo due potenti strumenti: il nostro personale specializzato e i nostri sistemi high-tech di monitoraggio e controllo.

Il cuore delle nostre installazioni di sicurezza è un innovativo sistema IT, LOGOS. In pratica, questo sistema processa decine di migliaia di dati da una rete di sensori in tempo reale, permettendoci di monitorare continuamente il funzionamento del tunnel e il flusso del traffico. Se il sistema rileva un'anomalia, può implementare automaticamente le misure appropriate o avvisare gli operatori che si trovano nei centri di controllo.

Mantenere il tunnel del Monte Bianco sicuro e protetto significa mantenere il sistema LOGOS protetto da guasti e hacking del software. Abbiamo sempre riconosciuto che le tecnologie digitali ci aiutano nella protezione dalle minacce fisiche, perciò è necessario proteggere queste tecnologie digitali dalle minacce informatiche. I nostri controlli di accesso e le nostre politiche di sicurezza IT sono estremamente rigidi e aggiornati.

Nel contesto dei sistemi SCADA (controllo di supervisione e acquisizione dati) per le autostrade, siamo stati i primi a implementare funzionalità tecniche avanzate nei nostri sistemi di monitoraggio automatico. Per verificare di essere aggiornati con gli ultimi sviluppi in materia di sicurezza, abbiamo recentemente presentato LOGOS alla certificazione SIL2 (Safety Integrity Level 2). RINA ha condotto la procedura di certificazione per il fornitore del sistema, Giordano & C. Spa. I risultati sono stati molto positivi: hanno mostrato chiaramente l’elevato livello di sicurezza che abbiamo raggiunto sviluppando e implementando questo software innovativo.

Attualmente stiamo lavorando con RINA su un progetto separato relativo alla sicurezza. Una parte del progetto prevede la dimostrazione della conformità alla direttiva UE 2008/114 / CE sulle infrastrutture critiche europee. Ma la portata del progetto è molto più ampia, includendo anche un piano di sicurezza operativa per il tunnel che copre sia gli aspetti fisici che quelli informatici. Stiamo anche lavorando su un sistema integrato tra Francia e Italia in grado di proteggere tutti i sistemi di monitoraggio da qualsiasi tentativo di accesso non autorizzato.

Quindi, nonostante ci siano sempre margini di miglioramento, sono lieto di dire che il Tunnel del Monte Bianco è attualmente all'avanguardia per quanto riguarda la qualità delle sue installazioni, tecnologie e procedure di sicurezza. Quello su cui ci stiamo ora concentrando è l'aspetto dell'ingegneria civile del tunnel, che è rimasto lo stesso di quando fu progettato e costruito all'inizio degli anni '60. Stiamo attualmente sviluppando un piano per rivedere e rafforzare gli elementi strutturali del tunnel al fine di allinearli agli standard di costruzione più recenti. I lavori saranno eseguiti nei prossimi anni.

Come ho già detto, l'efficienza e le reazioni tempestive del nostro personale qualificato sono fondamentali per garantire la sicurezza. La formazione continua è infatti un'altra area in cui impieghiamo tecniche e tecnologie innovative. Un esempio è rappresentato dal nostro simulatore 3D interattivo che aiuta gli operatori a gestire le situazioni di emergenza, ricreando diverse situazioni in maniera estremamente realistica, permettendo al nostro personale di esercitare i propri interventi ed essere maggiormente preparato in caso di un'emergenza reale.

Il simulatore 3D integra i nostri esercizi di allenamento real-life, alcuni dei quali si svolgono nel centro di formazione Galerie de Sorreley-Meysattaz in Valle d'Aosta; appositamente attrezzato per addestrare i vigili del fuoco italiani e altri responsabili per affrontare le emergenze e spegnere gli incendi in spazi ristretti. Quattro volte all'anno eseguiamo anche esercitazioni di sicurezza nel tunnel stesso. Ciò offre al nostro personale la possibilità regolare di applicare le proprie conoscenze teoriche e pratiche a situazioni complesse e realistiche sul campo.

Gestire un tunnel così importante dal punto di vista logistico tra due paesi avrà sempre le sue problematiche. Paesi diversi hanno esigenze diverse, priorità diverse e idee diverse su come fare le cose. Ma anche questo è positivo, in quanto significa che dobbiamo valutare ogni decisione con molta attenzione con i nostri colleghi oltre confine, cercando le soluzioni più appropriate e innovative possibili. È interessante, illuminante e, soprattutto quando alzi lo sguardo e vedi le imponenti cime innevate sopra di te, davvero emozionante.