Progetto QEII, impianto fotovoltaico galleggiante

Il progetto fotovoltaico galleggiante all'interno del bacino QEII ha l'obiettivo di soddisfare il 20% del fabbisogno energetico dell'impianto Thames Water

Periodo

Data di inizio: 2017

Coordinatore di progetto

Lightsource

Sfida

Mentre la tecnologia fotovoltaica galleggiante si trasforma da concettuale a sviluppo su larga scala, l'apparato sul bacino idrico Queen Elizabeth II alla periferia di Londra, per un totale di 6,3 MW di potenza, ha visto l'installazione di oltre 23.000 pannelli solari montati su 61.720 galleggianti singoli. È il primo progetto fotovoltaico galleggiante ad assicurarsi il finanziamento della Banca Europea.

Metodo

Allo scopo di minimizzare i rischi associati, fin dalle prime fasi del progetto, ci è stato assegnato l'incarico di valutare approfonditamente il rendimento energetico a lungo termine, le scelte tecnologiche e i contratti EPC e O&M, e il compito di svolgere una revisione dei contributi tecnici al modello e alla pianificazione dal punto di vista finanziario, e degli accordi di connessione alla rete. Nel corso delle operazioni, il nostro team, composto da consulenti tecnici e ingegneristici esperti, ha potuto dimostrare la sostenibilità commerciale a lungo termine del progetto, rispetto all'investimento multimilionario.
Oltre all'usuale due diligence, abbiamo effettuato diverse visite ispettive nelle sedi degli esistenti progetti su piccola scala e progetti pilota di Francia e Giappone. Abbiamo anche eseguito una revisione dettagliata e fornito input per la rielaborazione del progetto strutturale. Il finanziamento è stato ottenuto nel 2016, successo che ha reso l'impianto fotovoltaico galleggiante il primo a guadagnare il sostegno della Banca Europea.

Conclusione

Delle dimensioni di otto campi da calcio, l'apparato dovrebbe generare 5.8 milioni di kilowattora nel corso del primo anno, abbastanza da fornire energia a 1.800 abitazioni. L'impianto solare non verrà collegato alla Rete Nazionale, ma, dopo il completamento dell'attività di testing, sarà connesso alla rete elettrica privata e ci si aspetta che fornisca il 20% del fabbisogno energetico dell'impianto Thames Water.
Il primo accordo finanziario per il progetto mostra che la tecnologia gode attualmente di un considerevole appoggio da parte del settore bancario, e che i successi concreti dei primi progetti contribuiranno sostanzialmente a una riduzione dei costi che di sicuro renderà il fotovoltaico galleggiante sempre più attraente per sviluppatori, produttori indipendenti di elettricità e investitori.