Agroqualità diventa punto di riferimento dei produttori vinicoli per le denominazioni del Centro e Sud Italia - RINA Italy

Agroqualità diventa punto di riferimento dei produttori vinicoli per le denominazioni del Centro e Sud Italia

19 lug 2021

L’azienda sarà l’ente di controllo terzo per 169 vini in 9 regioni

certificazione-vini-produttoriA partire dal prossimo primo agosto Agroqualità sarà l’ente di controllo autorizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per 169 vini ad indicazione geografica (DOCG, DOC, IGT) del Centro e Sud Italia.

Con le nuove indicazioni (già 68 erano “in portafoglio”) e grazie a una presenza decennale nel settore, Agroqualità diventa sempre più l’ente di riferimento per le eccellenze vitivinicole del Centro e del Sud Italia e, a livello nazionale, controlla il 32% del totale.

La scelta dell’ente terzo di verifica è a cura dei Consorzi di Tutela che selezionano la società di certificazione in base alle competenze e all’affidabilità, affinché possa controllare che la produzione avvenga nel rispetto dei requisiti previsti nei disciplinari di produzione e del piano di controllo definito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Tra i vini più noti che verranno certificati nelle 9 regioni in cui Agroqualità opera in ambito vitivinicolo (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Alto Piemonte) si registrano il Montepulciano d’Abruzzo, l’Aglianico del Vulture, il Terre di Cosenza, il Taurasi, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, la Falanghina del Sannio, l’Est!! Est!! Est!! di Montefiascone, il Castelli Romani, il Cannonau di Sardegna, il Vermentino di Sardegna, il Vermentino di Gallura, il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino, il Ghemme e il Gattinara.

Enrico De Micheli, Amministratore Delegato di Agroqualità, ha dichiarato: «Con questa scelta da parte dei Consorzi di tutela e grazie alla collaborazione con le Camere di Commercio, Agroqualità consolida la propria presenza come player di rilievo nazionale nella certificazione del vino. È con grande senso di responsabilità che affronteremo questo incarico nelle nuove regioni, forti dell’esperienza maturata negli anni con molte delle eccellenze vitivinicole italiane, con l’obiettivo da una parte di dare valore aggiunto ai produttori e dall’altra di fornire garanzie ai consumatori attraverso un processo di controllo competente, imparziale ed indipendente».