Il calo della trave tra le pile 7 e 8 segna l’inizio delle operazioni di demolizione del vecchio Ponte Morandi. Il calo è stato effettuato con un sistema di strand-jack, per un peso totale della trave di 900 tonnellate, calandola da 48 metri di altezza, con una velocità di circa 7 metri/l’ora.
La prima pila ad essere demolita, è stata smantellata grazie a una coppia di maxi gru, effettuando due tagli in senso longitudinale, per calare separatamente i tre pezzi dell’impalcato.
La sezione di pile ad est del ponte, le pile 10 e 11, è stata demolita grazie ad una esplosione controllata, effettuata con circa 500kg di dinamite e un circuito di idranti d’acqua per contenere le polveri.
Vengono innalzate le prime due pile delle 18 pile totali in cemento armato del nuovo ponte. Alte 45 metri l’una, con una sezione a forma di ellisse, vengono costruite utilizzando casseri rampanti in legno, con calcestruzzo con speciali additivi per consentire tempi ridotti di asciugatura.
Tra le pile 5 e 6, viene posizionato il primo impalcato del nuovo ponte, grazie a due gru tralicciate e cingolate. Il pezzo in acciaio, lungo 50 metri, con un peso di 480 tonnellate viene alzato a 45 metri.
Lo spostamento della seconda campata da 100m a dover essere innalzata per il nuovo ponte, sopra il letto del fiume polcevera.
Il varo della terza e ultima campata da 100 metri avviene al di sopra della rete ferroviaria del viadotto polcevera, tra le pile 10 e 11. Quasi 2000 tonnellate di acciaio, vengono sollevate grazie a un sistema di strand-jack.
Vista dall’alto della lunghezza complessiva di 1067m del nuovo ponte.
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