Newlight completa con successo il collaudo RINA per il retrofit a idrogeno dei motori principali a due e a quattro tempi. Prossimo passo: prima installazione a bordo e test in porto - RINA Italy
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Newlight completa con successo il collaudo RINA per il retrofit a idrogeno dei motori principali a due e a quattro tempi. Prossimo passo: prima installazione a bordo e test in porto

Il sistema, progettato e costruito in conformità con l’IGF Code, consente ai motori diesel esistenti di funzionare con una miscela di idrogeno e carburante convenzionale, riducendo le emissioni di CO₂ senza dover sostituire l’intero motore

Data03 nov 2025
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RINA Newlight hydrogen services
Newlight ha annunciato oggi il completamento con successo del Factory Acceptance Test (FAT) del proprio sistema di retrofit a idrogeno per motori principali a due e a quattro tempi: una tecnologia che consente maggiore efficienza nei consumi e minori emissioni, segnando un importante passo avanti dal prototipo all’installazione su nave. Il FAT ha comportato la verifica di tutti gli aspetti di sicurezza, controllo e monitoraggio, integrazione elettrica e comportamento dei motori in condizioni operative reali.

Il sistema, progettato e costruito in conformità con l’IGF Code - codice di sicurezza internazionale per le navi che utilizzano gas o altri combustibili a basso punto di infiammabilità, nonché validato secondo le regole di classe RINA per le navi alimentate a idrogeno, consente ai motori diesel esistenti di funzionare con una miscela di idrogeno e carburante convenzionale, riducendo le emissioni di CO₂ senza dover sostituire l’intero motore.

Dai test a terra fino alle prove in mare aperto, Newlight ha dimostrato l’efficacia del sistema su un motore a quattro tempi impiegato come gruppo elettrogeno e su un motore a due tempi utilizzato come propulsore principale di uno yacht. I risultati hanno confermato un miglioramento dell’efficienza e una riduzione delle emissioni, con prestazioni stabili anche in condizioni di mare e carichi variabili. In particolare, Newlight ha validato la precisione della tempistica di iniezione della miscela di idrogeno, la risposta costante ai carichi e il monitoraggio continuo dei parametri termici ed emissivi, oltre a un passaggio immediato e fluido tra carburante convenzionale e idrogeno, garantendo prestazioni regolari senza interruzioni operative.

In collaborazione con lomarlabs, Lomar e AURELIA, la soluzione di Newlight è pronta per essere installata su una nave, con tutte le interfacce definite, i layout ottimizzati e le approvazioni rilasciate secondo le regole di classe. Infatti, con il completamento del FAT, Newlight si prepara ora alla fase successiva: l’Harbor Acceptance Test (HAT), che sarà condotto sotto la supervisione di RINA durante la messa in servizio del sistema sulla prima nave.

Haran Cohen Hillel, Co-fondatore e Amministratore Delegato di Newlight, ha dichiarato: «Questo traguardo dimostra che i nostri sistemi a idrogeno si comportano esattamente come si aspetta un operatore navale: risposte coerenti e ampi margini di sicurezza, con benefici tangibili in termini di efficienza. Gli armatori potranno ridurre immediatamente i consumi e le emissioni, senza tempi di fermo e senza sacrificare le prestazioni. Il sistema è stato progettato per essere installato in sale macchine reali, ora è pronto per passare dalla fabbrica alle navi».

Evyatar Cohen, Co-fondatore di Newlight, ha affermato: «Siamo particolarmente orgogliosi della solidità del nostro sistema di controllo e sicurezza. Ogni fase - dallo sfiato all’iniezione - è validata, registrata e gestita in modo completamente recuperabile. Gli armatori possono contare su modalità intuitive, un passaggio immediato al carburante convenzionale e un retrofit che si integra perfettamente nei macchinari esistenti, senza modifiche strutturali alla nave».

Patrizio Di Francesco, North Europe Special Projects Manager e Principal Engineer di RINA, ha commentato: «Considerati i risultati del FAT, posso affermare che la soluzione si è dimostrata robusta e progettata con una chiara attenzione agli aspetti di sicurezza. Le sue funzioni di rilevamento, ventilazione, segregazione e arresto sono pienamente in linea con gli obiettivi di sicurezza stabiliti dall’IGF Code. Il successo di questa fase rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di sistemi a idrogeno completamente integrati, in grado di soddisfare i rigorosi requisiti delle operazioni marittime e dei quadri normativi internazionali».

Stylianos Papageorgiou, Direttore Generale di lomarlabs, ha aggiunto: «Newlight rappresenta perfettamente lo spirito di lomarlabs: portare soluzioni innovative sulle navi, accelerando la fase di test in condizioni operative concrete. Offriamo agli operatori accesso a competenze, esperienza e flotta per trasformare rapidamente la tecnologia da concetto a realtà».

Raffaele Frontera, Amministratore Delegato di AURELIA, ha concluso: «La tecnologia di Newlight si distingue per innovazione e solidità. Il nostro contributo si è concentrato sull’integrazione ingegneristica - interfacce, layout, cablaggi e piani di messa in servizio - per rendere il pacchetto immediatamente installabile a bordo. È stato un lavoro di squadra che unisce più realtà con un unico obiettivo, e i risultati parlano da soli».

Il settore marittimo sta accelerando la transizione verso sistemi a basse emissioni, cercando soluzioni concrete per ridurre l’impatto ambientale delle flotte esistenti senza comprometterne l’operatività. Con la validazione del retrofit secondo l’IGF Code e le regole di classe RINA, Newlight offre agli armatori una tecnologia immediatamente applicabile per alimentare i motori già in servizio con miscele di idrogeno. Questo approccio consente di prolungare la vita delle navi, evitare la sostituzione completa dei sistemi propulsivi e ottenere risparmi immediati di carburante, mentre si sviluppano le filiere di approvvigionamento dei carburanti verdi. Con l’HAT e la prima installazione ormai imminenti, Newlight punta a rendere l’integrazione del sistema replicabile e scalabile grazie a interfacce standardizzate, documentazione chiara e procedure di messa in servizio rapide che riducono i tempi di cantiere.