I terremoti espongono a danni diversi tipi di asset: tra questi, le piattaforme e gli impianti petroliferi sono le strutture offshore più a rischio. Un modo per affrontare l'impatto dei terremoti sulle strutture offshore è quello di controllare al più presto l'intensità di un terremoto in rapporto alle caratteristiche sismiche della piattaforma.
Normalmente, questo problema verrebbe risolto creando delle cartine di allerta sismica per le piattaforme petrolifere collocate in mare aperto, di modo che - date una specifica magnitudo e posizione - sia possibile verificare se la Peak Ground Acceleration di quel luogo possa aver superato la soglia di sopportazione della struttura. Questo metodo, però, richiede molto tempo e non è sempre realistico.
La soluzione a questo problema è Seismic Monitoring. Questa applicazione recupera quasi in tempo reale i report disponibili da siti pubblici (ad esempio INGV, PEER, ecc.) e compara la previsione data dalla GMPE (Ground Motion Prediction Equation) con le soglie critiche della struttura. Se tale soglia viene superata, un messaggio automatico di allerta viene inviato ai supervisori della struttura, evidenziando le potenziali conseguenze critiche per l'impianto.