Il terzo step per prepararsi alla direttiva CSRD - RINA Italy

Il terzo step per prepararsi alla direttiva CSRD

27 lug 2023

Realizzare la Corporate Sustainability Reporting Directive

Il terzo step da eseguire consiste nel realizzare le misure previste dalla direttiva CSRD al fine di adeguarsi ai cambiamenti che essa comporta.

Cosa può fare l’organizzazione?

Nell’ottica di inquadrare quali azioni dovrà compiere l’azienda, è importante riassumere e concentrarsi sugli obiettivi della direttiva UE 2022/2464: 

- Estendere l’obbligo di informativa di sostenibilità a tutte le imprese di grandi dimensioni e le imprese quotate della UE − circa 49 000 imprese pari al 75 % del fatturato di tutte le società di capitali − e consentirne l’uso volontario a quelle medie e piccole;

- Specificare con maggior dettaglio le informazioni sulla sostenibilità che le imprese devono comunicare e renderle pertinenti, confrontabili, attendibili, facilmente accessibili e utilizzabili; 

- Prevedere che tutte le informazioni siano obbligatoriamente pubblicate dalle imprese nell’ambito della relazione di gestione che accompagna il bilancio e siano espresse in un formato digitale leggibile da un dispositivo automatico. 

- Imporre l’obbligo di un’attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità contenente le conclusioni sulla conformità della rendicontazione di sostenibilità, a norma del diritto nazionale dell’impresa del paese terzo o di uno Stato membro. 

- Riconoscere esplicitamente il ruolo degli enti operanti nell’attestazione della conformità, al fine di migliorare ulteriormente la qualità della revisione e creare un mercato della revisione più aperto e diversificato. Quest’ultimo aspetto, in particolare, riconosce l’importanza del ruolo degli Organismi di Valutazione della Conformità di terza parte indipendente (“Enti di certificazione) per consentire agli investitori e ad altri portatori di interessi di accedere a informazioni veritiere e comparabili sulla sostenibilità, provenienti dalle imprese di tutta l’UE, in modo da attrarre investimenti volti allo sviluppo delle nostre imprese e sostenere l’impegno di tutti gli Stati membri.

In questa fase transitoria in cui la direttiva non è ancora stata recepita dall’ordinamento italiano, la Commissione europea ha avviato la consultazione pubblica che si è conclusa il 7 luglio scorso sulla bozza di atto delegato relativa al Set 1 degli standard europei (ESRS). 

Considerato l’impegno che sarà loro richiesto, le organizzazioni possono iniziare a valutare:

- Le informazioni disponibili in termini di strategie, obiettivi, indicatori, performance, investimenti ecc.  in ambito sostenibilità per valutare se sono in linea con quanto richiesto dalla CSRD;
- Le competenze del proprio personale sulle tematiche introdotte dalla direttiva;
- Se sono disponibili le informazioni richieste dalla direttiva sulla propria value chain e l’entità degli stakeholder potenzialmente coinvolti;
- La disponibilità delle informazioni necessarie alla definizione della doppia materialità.

A fronte di quanto emerso nella fase di consultazione pubblica, la Commissione europea valuterà nelle prossime settimane le modifiche e integrazioni da apportare. 

Cosa può fare RINA?

RINA, in qualità di Organismo di Valutazione della Conformità, può supportare le imprese nella realizzazione degli obiettivi previsti dalla direttiva. Grazie alla significativa esperienza e adeguate competenze, sia tecniche che umane, forniamo servizi indipendenti di valutazione delle performance non finanziare che sono alla base del reporting di sostenibilità. Risultiamo essere un ente già riconosciuto nel mondo delle imprese e dalle istituzioni per le attività di verifica dei claims ambientali e di sostenibilità per prodotti e servizi, per il calcolo ed il controllo regolamentare delle emissioni di carbonio (come ad esempio le verifiche del sistema EU-ETS), per la valutazione dei rischi sociali nelle catene di fornitura, per le dichiarazioni ambientali (a fronte della normativa EMAS) e per la valutazione dei rischi e delle performance ambientali e relative alla salute e sicurezza. 

Il coinvolgimento di RINA nel processo di attestazione della conformità (assurance) aggiunge un ulteriore livello di controllo per garantire fiducia e trasparenza agli stakeholder e agli shareholders beneficiando della competenza ed esperienza acquisite nella valutazione dei temi ESG.

Quali sono gli altri step per prepararsi alla Direttiva CSRD?

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