Kiber 3, la terza generazione di soluzioni all-in-one è arrivata - RINA Italy

Kiber 3, la terza generazione di soluzioni all-in-one è arrivata

25 giu 2020

L’Italia diventa leader nella realtà aumentata per l’industria 4.0 con una soluzione ergonomica e robusta, progettata per supportare chi lavora sul campo daylong, ovunque ed in qualsiasi condizione

kiber-ispezioni-remotoÈ italiano il primo sistema indossabile di realtà aumentata daylong, che consente cioè di coprire un’intera giornata lavorativa senza ricaricare la batteria: lo ha messo a punto VR Media, azienda tecnologica nata come spin-off della Scuola Superiore S. Anna di Pisa e partner di grandi gruppi come RINA e Goriziane.

Il sistema, denominato Kiber 3, viene montato su un elmetto di sicurezza standard e permette di migliorare le condizioni dei lavoratori guidati da remoto in situazioni di emergenza o in contesti difficili (piattaforme offshore, navi, spazi confinati, luoghi isolati), grazie alla possibilità di operare a mani libere, al peso contenuto (1.100 grammi), all’ergonomia (casco e visore binoculare) e alle batterie che garantiscono un’autonomia fino a 7 ore, contro una media di 1 o 2 ore dei comuni dispositivi wearable.

kiber-ispezioni-navi«Kiber 3 è l’unico sistema al mondo capace di integrare apparecchi hardware, videocamere e software di elaborazione dei dati per utilizzare la realtà aumentata in contesti industriali», spiega Franco Tecchia, cofondatore e direttore tecnologico di VR Media. «Il casco integra un visore binoculare ad alta risoluzione, meglio tollerato rispetto a quelli monoculari, videocamera, cuffie e microfono, attraverso i quali l’operatore può dialogare con uno o più interlocutori remoti, per effettuare manutenzioni, riavvio di macchinari, risoluzione di guasti e operazioni diagnostiche».

«Durante le ispezioni sulle navi, il sistema Kiber è un valido alleato per affrontare situazioni in cui non è sempre possibile avere il personale RINA a bordo. Il suo utilizzo in ambienti difficili sia dal punto di vista fisico sia delle connessioni ci ha dato la possibilità di mettere a fuoco il potenziale che si trova oggi realizzato in Kiber 3. Le ispezioni da remoto nel settore dello shipping, e non solo, diventeranno la norma e siamo felici di poter contribuire al continuo miglioramento di questo strumento» ha dichiarato Giosuè Vezzuto, Executive Vice President Marine di RINA.

Chi supporta l’intervento da remoto può visualizzare sul proprio computer l’ambiente in cui interviene l’operatore, interagire e condividere con lui informazioni, dati e immagini, seguendo l’intervento in modalità multiview: l’operatore sul campo può infatti utilizzare, anche in contemporanea, una videocamera-torcia con funzione termica, la sonda visiva (boroscopio) o lo smartphone, in aggiunta alla videocamera grandangolare presente sul casco protettivo.

Il cuore di Kiber 3 è la sua piattaforma di trasmissione, agile e sicura. Kiber 3 connette via satellite o rete mobile fino a tre operatori remoti, contemporaneamente e da luoghi diversi, con l’addetto sul campo, il quale può svolgere la propria attività a mani libere, per un intero turno di lavoro, condividendo sul proprio visore le stesse immagini degli interlocutori remoti. La connessione è protetta con un protocollo di trasmissione criptato WSS (SSL).

La piattaforma di trasmissione è quotidianamente usata dai surveyor RINA in tutto il mondo per eseguire ispezioni da remoto a bordo delle navi.

Kiber 3 è in attesa del riconoscimento della certificazione Atex-zona 1 per l’impiego in ambienti a rischio esplosione.

Il nuovo Kiber 3 è ora disponibile sul mercato e sarà distribuito insieme ai partner RINA e Goriziane. Franco Tecchia, Chief Technology Officer di Kiber, commentando il lancio di Kiber 3, afferma «La nostra sfida quotidiana è portare il futuro ogni giorno più vicino, fornendo innovazione e qualità ai nostri clienti. Con Kiber 3 aiutiamo le imprese ad abbracciare la più recente trasformazione digitale con soluzioni che definiscono nuove forme di collaborazione fra le persone».

Risorse