L’esame metallografico mediante microscopia ottica viene effettuato osservando la microstruttura dei metalli dopo che sono stati lucidati e trattati chimicamente.
Possiamo analizzare vari tipi di campioni di metallo, come ghise lamellari, sferoidali, leghe di alluminio, leghe di zinco, leghe di rame e leghe di nichel.
Il processo inizia con la preparazione di un provino, che viene lucidato a specchio utilizzando carte abrasive a base di carburo di silicio con una grana sempre più fine e paste diamantate con grana fino a 0,1micron.
Dopo la preparazione, il provino viene attaccato chimicamente utilizzando acidi molto aggressivi come acido nitrico, cloridrico, idrossido di sodio ed altri per risaltare la struttura del materiale attraverso una corrosione superficiale visibile al microscopio.
Questa analisi ti consente di determinare caratteristiche importanti del materiale, come dimensione, orientamento, distribuzione del grano ferritico o austenitico, caratteristiche strutturali, verifica di eventuali trattamenti termici, classificazione della ghisa in sferoidale o lamellare, eventuali disomogeneità, utilizzando ingrandimenti compresi tra 100x e 1000x.
Inoltre, l’analisi metallografica può evidenziare inclusioni non metalliche di ossidi e solfuri, bandeggiature nella distribuzione ferrite – perlite, deformazione dei grani ferritici, decarburazione superficiale e precipitazioni di carburi.
L’esame macrografico è invece utile per osservare una superficie di frattura, una saldatura, verificando la presenza di difetti quali inclusioni, cricche, incollatore etc. Questo esame permette anche di valutare le caratteristiche geometriche delle saldature quali profondità di penetrazione, altezza di gola del cordone di saldatura, ed altre dimensioni della stessa.
L’esame macroscopico delle saldature è una delle prove di qualifica dei procedimenti di saldatura, o per qualificare i singoli saldatori.