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Sostenibilità dei vini

La valorizzazione dei vini con V.I.V.A. ed EQUALITAS

L’approccio ad un’agricoltura sostenibile offre una risposta concreta alla necessità di preservare le risorse naturali (acqua, terra e biodiversità). La “sostenibilità dei vini” comporta ricercare metodi migliori per ottenere il minor impatto ambientale, al fine di preservare le risorse naturali per le future generazioni. In quest’ambito, le certificazioni rilasciate da enti terzi sono uno strumento efficace a dimostrazione dell’impegno di vinificatori e viticoltori nella produzione di vini sostenibili, premiati da consumatori e investitori. 

RINA è stata qualificata come Organismo di Certificazione per l’effettuazione delle verifiche ispettive volte all’ottenimento della certificazione secondo V.I.V.A. e lo standard EQUALITAS

V.I.V.A. 

V.I.V.A. - Sustainable Wine (valutazione dell’impatto della viticoltura sull’ambiente) è un progetto promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che nasce nel 2014 con lo scopo di misurare e migliorare la performance di sostenibilità della filiera vite-vino.

Lo standard detta delle linee guida e dei requisiti da rispettare. Nell’ambito del progetto, infatti, sono stati individuati quattro indicatori principali (ARIA, ACQUA, VIGNETO, TERRITORIO) grazie ai quali è possibile effettuare una valutazione dell’impatto delle produzioni in termini di sostenibilità:

  • ARIA: esprime l’impatto che la produzione di uno specifico prodotto (CFP) e/o l’insieme delle attività aziendali (GHGI) hanno sul cambiamento climatico.
  • ACQUA esprime i potenziali impatti ambientali conseguenti all’utilizzo di acqua dolce e tiene conto dell’acqua direttamente consumata e inquinata in vigneto ed in cantina per la produzione del vino. Può essere riferito sia all’azienda nella sua totalità sia ad una singola bottiglia di vino da 0,75 l.
  • VIGNETO: prende in considerazione le pratiche di gestione agronomica del vigneto ed in particolare valuta l’utilizzo degli agrofarmaci e le relative conseguenze sui corpi idrici e sul suolo. Analizza inoltre gli aspetti legati alla biodiversità, alla gestione del suolo e alla fertilità. L’indicatore può essere elaborato sia considerando l’intera superficie aziendale, che la superficie dedicata alla produzione di uno specifico prodotto. L’indicatore VIGNETO esprime un giudizio sulla performance di sostenibilità attraverso l’analisi di sei sotto-indicatori: difesa, concimazioni, compattamento, sostanza organica, erosione e paesaggio.
  • TERRITORIO: Nel panorama complessivo dell’agricoltura italiana, il paesaggio disegnato dalla coltivazione della vite ha una importanza fondamentale ed è già oggetto di tutela. L’indicatore valuta le conseguenze delle attività aziendali per il territorio, dal punto di vista della tutela della biodiversità, della salvaguardia e valorizzazione del paesaggio, e per la comunità, in termini di conseguenze sociali ed economiche.

Le cantine che rispettano i valori prestabiliti dai disciplinari tecnici per ciascun parametro potranno, dopo verifica di terza parte, fregiarsi dell’etichetta V.I.V.A. assicurandosi il vantaggio di poter competere sui mercati internazionali con un prodotto di altissima qualità.

EQUALITAS

Equalitas Srl, nata da un’iniziativa di Federdoc ed Unione Italiana Vini, si occupa di sostenibilità sociale, ambientale ed economica del vino dal 2015.

La norma Equalitas-Vino Sostenibile si applica alla filiera del vino ed è necessaria la sua adozione e certificazione da parte di tutti gli attori coinvolti nelle attività produttive, dagli agricoltori, ai trasformatori, agli imbottigliatori, fino ai consorzi di tutela.

Lo standard prevede la certificazione di tre dimensioni produttive:

  • l’impresa (standard di Organizzazione)
  • il prodotto finito (standard di Prodotto)
  • il territorio (standard di Territorio)

La norma si basa su di un Sistema di Gestione e definisce requisiti ed indicatori verificabili e misurabili suddivisi in M (requisiti maggiori), m (requisiti minori) e R (raccomandazioni). Tale suddivisione spinge le imprese ad un miglioramento continuo verificabile annualmente da parte terza al fine di rispettare tutti i requisiti e gli indicatori al terzo anno di certificazione. 

La norma è stata studiata per essere stimolo allo sviluppo sostenibile della filiera, grazie a:

  • buone pratiche ed indicatori economici, ambientali e sociali integrati tra loro e ciascuno declinato in base alle più evolute esperienze disponibili;
  • obiettivo annuale di redazione di un Bilancio di Sostenibilità nel quale sono definite anche le politiche di miglioramento alla base dell’approccio alla sostenibilità;
  • certificazione di parte terza a garanzia del consumatore circa la trasparenza nella gestione degli obiettivi di sostenibilità, pianificati e mantenuti nel tempo;
  • un marchio collettivo che permettere di comunicare fino al consumatore finale e valorizzare il proprio prodotto sul mercato.

Le domande più frequenti

Che tipologie di certificazione VIVA esistono?

Le certificazioni posso essere di due tipi:
- certificazione di organizzazione 
- certificazione di prodotto (intendendo come prodotto ogni singola etichetta)

 

Su cosa si base lo standard EQUALITAS?

La norma si basa su di un Sistema di Gestione e definisce requisiti ed indicatori verificabili e misurabili suddivisi in M (requisiti maggiori), m (requisiti minori) e R (raccomandazioni). Tale suddivisione spinge le imprese ad un miglioramento continuo verificabile annualmente da parte terza al fine di rispettare tutti i requisiti e gli indicatori al terzo anno di certificazione.