Tutela delle specie marine durante le trivellazioni offshore - RINA Italy

Tutela delle specie marine durante le trivellazioni offshore

05 lug 2018

Sviluppare progetti Oil & Gas sostenibili proteggendo l'ecosistema marino per preservarne la biodiversità

Le ripercussioni sull’ambiente marino generate da progetti del settore Oil & Gas sono considerate a livello globale come un motivo di preoccupazione. Gli effetti biofisici – che hanno un impatto sulla fauna marina – associate a fuoriuscite di petrolio o scarichi di acque contaminate, nonché al rumore sottomarino, sono problemi ben noti e attraggono costantemente l’attenzione dei media.

RINA ha una comprovata esperienza nel supportare aziende dell’industria O&G ad affrontare sfide ambientali e sociali. Oggi stiamo sviluppando ulteriori competenze e accumulando esperienza nel campo della biodiversità e della sostenibilità marina. Di recente ci è stato assegnato l’incarico di monitorare i mammiferi marini durante le operazioni estrattive offshore della piattaforma Portugal nell’Oceano Atlantico che verranno effettuate da Eni nel terzo e nel quarto trimestre del 2018.

Le attività saranno svolte da un team di ingegneri ambientali e studiosi dell’ambiente marino di RINA, fra i quali osservatori di mammiferi marini (Marine Mammal Observers, MMOs) abilitati e qualificati che si occupano di monitoraggio acustico passivo (Passive Acoustic Monitoring, PAM).

Le attività sul campo comprenderanno il monitoraggio e la registrazione della presenza di mammiferi marini ad una distanza predefinita dal sito di trivellazione. Nello specifico, monitoraggio visivo durante le ore diurne e monitoraggio acustico durante le ore notturne e in caso di scarsa visibilità. L’attività di monitoraggio sarà effettuata conformemente agli standard del Comitato per la Conservazione della Natura (Joint Nature Conservation Committee, JNCC) così come al dettagliato piano di monitoraggio concordato fra Eni e le autorità portoghesi incaricate del controllo e del rilascio delle autorizzazioni.

Lo scopo del monitoraggio è quello di avere un quadro chiaro della presenza di mammiferi marini prima, durante e dopo le attività di trivellazione. Di conseguenza, saremo in grado di identificare le misure di mitigazione più efficaci per evitare e/o ridurre al minimo i disturbi o i danni ai mammiferi (causati soprattutto dal rumore sottomarino) e per controllare l’efficacia delle misure di mitigazione implementate.

Con l’obiettivo di proteggere il sensibile habitat del mare e la vita marina, le attività di monitoraggio possono essere certamente considerate un passo importante nel conseguimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite riguardante “la conservazione e l’uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle risorse umane” (SDG 14) e – nello specifico – dei seguenti traguardi:

• Gestire in modo sostenibile e proteggere gli ecosistemi marino e costiero per evitare effetti negative significativi e la loro resilienza, e intraprendere azioni volte al loro ripristino tempestivo per garantire la salute e la produttività degli oceani;
• Rafforzare le conoscenze scientifiche, potenziare la capacità di ricerca e trasferire la tecnologia marina, alla luce dei criteri e delle linee guida della Commissione Oceanografica Intergovernativa sul Trasferimento della Tecnologia Marina, e per accrescere il contributo della biodiversità marina allo sviluppo di paesi fragili;
• Migliorare la conservazione e l’uso sostenibile degli oceani e delle loro risorse applicando il diritto internazionale come emerge dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, che fornisce il quadro normativo per la conservazione e l’uso sostenibile degli oceani e delle loro risorse, come richiamato nel paragrafo 158 della dichiarazione “The Future We Want”.